Condominio distanze: in condominio la normativa sulle distanze e vedute tTribunale Roma, Sezione 5 civile – Sentenza 17 ottobre 2012, n. 19502rova applicazione se compatibile con le norme particolari relative alle cose comuni

La peculiarità del condominio degli edifici, caratterizzato dalla coesistenza di una comunione forzosa con proprietà esclusive, determina, dovendosi i rapporti fra condomini ispirare a ragioni di solidarietà, la necessità di ricercare un costante equilibrio tra le esigenze e gli interessi di tutti i condomini al fine di verificare che l’uso del bene comune da parte […]

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L’assemblea dei partecipanti alla comunione ed i presupposti di validità delle delibere

In tema di comunione semplice, in materia di comunione di diritti reali, la convocazione dell’assemblea dei comunisti e la conoscenza dell’ordine del giorno da parte dei compartecipi costituiscono gli unici presupposti di validità della deliberazione della maggioranza. Per la convocazione non occorrono speciali modalità di forma, in quanto l’avviso di convocazione e la sua notifica […]

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Uso della cosa comune ed impossibilità di godimento simultaneo

Se la natura di un bene immobile oggetto di comunione non ne permette un simultaneo godimento da parte di tutti i comproprietari, l’uso comune può realizzarsi o in maniera indiretta oppure mediante avvicendamento; peraltro fino a quando non vi sia richiesta di un uso turnario da parte degli altri comproprietari, il semplice godimento esclusivo ad […]

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Anche una parte dell’edificio indicata nell’art. 1117 c.c. potrebbe non essere di proprietà comune a tutti i condomini se la sua funzione non è quella d’essere strumentale al miglior godimento di tutte le parti di proprietà esclusiva

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. MAZZIOTTI DI CELSO Lucio – Consigliere Dott. GOLDONI Umberto – Consigliere   Dott. BURSESE Gaetano Antonio – rel. Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo – Consigliere ha pronunciato la […]

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Azioni giudiziali dell'amministratore nei confronti di un condòmino a tutela delle parti comuni: non è necessaria l'autorizzazione dell'assemblea

Trib. Roma Sez. V, 05/07/2010 In materia condominiale, l’azione giudiziale contro il condomino, al fine di ottenere la rimozione di un’opera da questi eseguita, lesiva del godimento e del possesso degli altri condomini sulla res comune o comunque pregiudizievole della destinazione o dell’estetica della stessa, può essere esperita dall’amministratore del condominio, senza necessità di autorizzazioni […]

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Opere eseguite dal proprietario del piano sottostante al tetto comune: tra titolo edilizio e diritti dei terzi

T.A.R. Abruzzo L’Aquila Sez. I Sent., 19/07/2010, n. 541 Nell’ambito del condominio, il comproprietario/condomino, proprietario di un piano sottostante alla tetto comune, può inserirvi su di esso finestre, abbaini ed ascensore, che non siano incompatibili con la sua destinazione naturale e purché le opere siano eseguite a regola d’arte e non pregiudichino la funzione del […]

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La comunicazione d’inizio lavori e la detraibilità delle spese di ristrutturazione nell’edificio in comproprietà

Commiss. Trib. Prov. Veneto Treviso Sez. III, 11/03/2010, n. 25 L’imperfezione formale costituita dall’omessa comunicazione da parte del proprietario individuale sostituita da una comunicazione dell’amministratore di condominio per l’intero complesso edilizio (e non circoscritto alle parti comuni dell’edificio) non è suscettibile di inficiare il diritto a fruire delle detrazioni di legge. Svolgimento del processo e […]

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La natura condominiale la si presume dall’attitudine funzionale del bene al servizio o al godimento collettivo

Cass. civ. Sez. II, 07/05/2010, n. 11195 In tema di condominio negli edifici, per tutelare la proprietà di un bene appartenente a quelli indicati dall’art. 1117 cod. civ. non è necessario che il condominio dimostri con il rigore richiesto per la rivendicazione la comproprietà del medesimo, essendo sufficiente, per presumerne la natura condominiale, che esso […]

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Il godimento esclusivo del bene da parte di un comproprietario non è funzionale all’esercizio del possesso ad usucapionem ex art. 1158 c.c.

App. Napoli Sez. II, 07/07/2010 Il godimento esclusivo del bene da parte di uno dei comproprietari è, di per sé, inidoneo a far ritenere lo stato di fatto così determinatosi funzionale all’esercizio del possesso ad usucapionem ex art.1158 c.c. e non anche conseguenza di un atteggiamento di mera tolleranza da parte dell’altro compossessore. Ai fini […]

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